Sostenibilità

La PAC 2023 – 2027: sostenibile, sociale, flessibile.


Le politiche agricole hanno per gli stati dell’UE un ruolo cruciale fin dal Trattato di Roma, nonostante la produzione agricola non sia più per gli Stati Membri il settore maggiormente rilevante nel quadro di economie sempre più sviluppate e diversificate.

Ad ogni modo, la creazione del mercato comune europeo non poteva contemplare forme di interventismo statale così notevoli come quelle che avevano caratterizzato il settore fino a quel momento. Era necessario affidare alle istituzioni dell’UE la gestione delle politiche agricole, assicurando la continuità del supporto al settore agricolo e al contempo sopprimendo forme di interventismo nazionale incompatibili con le regole del mercato unico [1].

Origini della Politica Agricola Comune 

La PAC, Politica Agricola Comune, è il quadro normativo che le istituzioni dell’UE emanano in relazione alla gestione delle politiche agricole. La PAC viene elaborata attraverso una procedura basata sulla codecisione del trilogo Commissione – Parlamento – Consiglio con l’obiettivo di supportare e stabilizzare la produzione ed il mercato agricolo tra i paesi dell’Unione. 

La PAC è stata elaborata per la prima volta durante i primi anni ’60. I propositi iniziali miravano a stabilizzare i prezzi dei prodotti agricoli, annullare le barriere doganali e le sovvenzioni di tipo nazionale al settore. Tuttavia, nel corso degli anni, sono stati stabiliti obiettivi più ampi [2]. Infatti, la gestione delle politiche agricole non può prescindere la considerazione di condizioni particolari che caratterizzano il mercato dei prodotti agricoli. In tale ambito ad una domanda rigida corrisponde un’offerta soggetta ad alterazioni e cambiamenti repentini dovuti alle imprevedibili condizioni meteorologiche e al cambiamento climatico [3], rendendo l’equilibrio tra domanda e offerta soggetto a brusche variazioni. Questo è il motivo che determinò lo storico interesse degli Stati nei confronti di misure di assistenza al reddito per i produttori, i quali spesso hanno redditi inferiori rispetto agli impiegati dei settori non agricoli. Esso è un aspetto singolare considerando l’importanza della produzione agricola per il sostentamento nazionale. Alla luce di tutto ciò, il sostegno al settore agricolo da parte dell’UE considera queste peculiarità ed è stato declinato attraverso la PAC secondo diverse modalità. 

La PAC 2023 – 2027 

Nella pratica la PAC contempla strumenti che assicurano pagamenti diretti agli agricoltori, strategie di mercato volte a compensare eventuali squilibri tra domanda e offerta e le relative implicazioni sui prezzi e iniziative più specifiche a livello nazionale o regionale mirate a risolvere problematiche tipiche di diverse zone rurali [4]. I finanziamenti della politica agricola comune si articolano su due pilastri: il primo è il Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), il secondo è il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) [5]. Il primo pilastro contempla l’Organizzazione comune dei mercati (OCM) dei prodotti agricoli e definisce le diverse modalità di erogazione dei pagamenti diretti per gli impiegati del settore [6] ed è finanziato esclusivamente dall’UE. Il secondo pilastro invece contempla strategie per lo sviluppo delle zone rurali che vengono affiancate e co-finanziate da enti nazionali, regionali o locali [7]. La PAC viene aggiornata con cadenza settennale. Dopo una serie di riforme nel 2013, nel 2018 la Commissione ha presentato tre diverse proposte legislative con l’obiettivo di adeguare la PAC alle sfide del futuro. Esse sono: Proposta di regolamento sui piani strategici della PAC,  Proposta di regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (OCM) unica e Proposta di regolamento orizzontale sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della PAC [8]. Nel 2020 è stato concordato un regime transitorio che durerà fino all’implementazione della nuova PAC prevista per il periodo 2023 – 2027. La vigenza del regime transitorio mira ad assicurare l’erogazione dei fondi e il sostegno necessario ad impiegati del settore durante la fase di riforma e modifica della Politica Agricola. 

Tra gli obiettivi della Commissione per il 2023 – 2027 rientrano la volontà di adeguare la PAC al più ampio framework del Green Deal europeo, alla strategia Farm to Fork  e [9] alle Strategie per la Biodiversità, [10] dando maggiore rilievo ad interventi che salvaguardino l’ambiente ed il clima insieme con i lavoratori del settore [11].

Inoltre, la Commissione ha proposto di snellire, velocizzare e rendere maggiormente flessibile l’intero apparato PAC, assegnando ai Paesi Membri la responsabilità di definire il destino e la ripartizione dei finanziamenti concessi, in modo tale da assicurare che essi vengano effettivamente utilizzati per colmare le deficienze del settore in base alle necessità dei diversi Paesi [12].

Nel giugno 2021, alla luce delle proposte della Commissione degli anni precedenti, la Presidenza portoghese del Consiglio e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio in [13] riferimento agli sviluppi della PAC per il periodo 2023-2027. Tale accordo è stato poi approvato dai ministri dell’Agricoltura dell’UE all’interno del  Consiglio Agricoltura e Pesca il 28 giugno scorso [14].  

Il progetto di riforma della PAC contempla diversi elementi particolarmente rilevanti. Primo fra tutti l’attenzione nei confronti della dimensione sociale dell’agricoltura. Infatti, i beneficiari dei pagamenti diretti derivanti dai fondi destinati alla PAC, potrebbero essere soggetti ad una sanzione amministrativa nel caso in cui non assicurino condizioni di lavoro dignitose e adeguate ai lavoratori, in linea con la legislazione UE [15].

Inoltre, l’interesse nei confronti della sostenibilità delle pratiche agricole consiste nel rafforzamento del regime della condizionalità al quale è soggetta l’erogazione delle forme di sostegno della PAC. Questo è il caso, ad esempio, degli eco-schemi o regimi ecologici, [16] secondo i quali vengono erogati degli incentivi per coloro che adottano nella propria azienda delle pratiche ecologiche che abbiamo un impatto positivo sul clima e sull’ambiente [17].  Inoltre, gli Stati destineranno il 10% dei pagamenti diretti a piccole e medie imprese con l’obiettivo di sostenere tali realtà in modo più incisivo. 

Infine si punta ad assicurare maggiore efficienza ed efficacia promuovendo la stesura dei Piani Strategici Nazionali da parte dei singoli Stati. I Piani contemplano strategie per il raggiungimento di obiettivi specifici, concedendo agli Stati Membri un margine di decisione sull’attuazione degli interventi con l’obiettivo di agire efficacemente in base alle diverse caratteristiche del settore agricolo nei diversi paesi [18]. 

Patuanelli alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati 

La rilevanza fondamentale della stesura di un Piano Strategico nazionale per la PAC che possa supportare e guidare la produzione agricola verso pratiche più sostenibili è stata sottolineata dal Ministro Patuanelli che, di ritorno dai negoziati conclusi in Consiglio, ha esposto alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati i risultati ed i risvolti del nuovo regime per la PAC 2023 – 2027 [19]. Il Piano strategico nazionale, da presentare alla Commissione per l’approvazione entro Dicembre 2021, consente ai singoli Stati membri di declinare le misure di supporto derivanti dalla PAC in funzione delle singole tipicità e necessità nazionali nel settore agricolo. Il Ministro ha sottolineato l’importanza di stendere il Piano per l’Italia assicurando la partecipazione di regioni e associazioni di categoria, continuando i lavori del Tavolo Nazionale di Partenariato per la costruzione del Piano Strategico Nazionale (PSN) [20]. Inoltre, Patuanelli ha chiarito come il legame tra efficienza e sostenibilità sia particolarmente rilevante in ambito agricolo, considerato che non è possibile scindere la necessità di promuovere strategie agricole più sostenibili con la crucialità di assicurare una produzione agricola proficua. Una delle caratteristiche più rilevanti della nuova PAC è la flessibilità: il New Delivery Model consentirà di assicurare che i risultati prefissati vengano raggiunti attraverso strumenti specifici e diversificati che possano sostenere gli Stati, a fronte di obiettivi comuni, in base alle necessità dei singoli Stati membri. 

Il ministro Patuanelli ha successivamente specificato l’ammontare dei finanziamenti della PAC per l’Italia per il periodo 2023 – 2027. Complessivamente, tra FEAGA e FEASR, si raggiungono i 40 miliardi e 354 milioni circa, ai quali vanno aggiunti 11 miliardi di cofinanziamento statale e regionale. Stando a queste considerazioni, la PAC 2023 – 2027 è di 6,2 miliardi inferiore rispetto alla precedente. Ad ogni modo, Patuanelli ha chiarito che l’agroalimentare verrà sostenuto da altre forme di sostegno, derivanti dal PNRR e da misure orizzontali di intervento alle quali ha accesso anche la filiera agroalimentare, come ad esempio il Piano Nazionale Transizione 4.0. Secondo queste considerazioni, l’agroalimentare potrà godere di finanziamenti molto più ampi rispetto al passato, anche se i fondi derivanti dalla PAC sono inferiori. 

La critica mossa dal ministro riguarda la burocratizzazione: “non credo che questa sia una PAC più semplice” ha dichiarato, facendo riferimento allo scarso interesse dato alla necessità di semplificare le procedure per la gestione dei fondi. 

Il progetto di riforma della PAC appare sicuramente ambizioso e mirato a rendere la produzione agricola più sostenibile ed equa nei confronti dei lavoratori. A forme di sostegno tipiche della Politica Agricola, come i pagamenti diretti, sono state affiancate misure più specifiche che consentano una differenziazione delle strategie per ogni Stato Membro, con l’obiettivo di ottenere dei risultati comuni a livello europeo. La definizione del Piano Strategico Nazionale è quindi di fondamentale importanza, e il dialogo con altri soggetti che possano sostenere il decisore pubblico nella stesura del Piano è un momento critico e definitivo. Nei prossimi mesi sarà importante seguire i lavori per la stesura del Piano Strategico per avere un quadro più chiaro sugli effetti futuri della PAC 2023 – 2027. 

Fonti 

[1] La politica agricola comune (PAC) e il trattato. (2021). Note tematiche sull’ Unione Europea. Parlamento Europeo. https://www.europarl.europa.eu/factsheets/it/sheet/103/la-politica-agricola-comune-pac-e-il-trattato

[2] La Storia: la nascita della PAC. (2010). Parlamento Europeo. https://multimedia.europarl.europa.eu/it/history-the-cap-is-born_V001-0008_ev

[3] La politica agricola comune in sintesi. Commissione Europea. https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/cap-glance_it#title

[4] La politica agricola comune in sintesi. La PAC nella pratica. Commissione Europea. https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/cap-glance_it#thecapinpractice 

[5] La politica agricola comune in sintesi. Finanziamento della PAC. Commissione Europea. https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/cap-glance_it#thecapinpractice 

[6]  Il primo pilastro della PAC: I — l’Organizzazione comune dei mercati (OCM) dei prodotti agricoli. Note tematiche sull’ Unione Europea. Parlamento Europeo. https://www.europarl.europa.eu/factsheets/it/sheet/108/il-primo-pilastro-della-pac-i-l-organizzazione-comune-dei-mercati-ocm-dei-prodot 

[7] Il secondo pilastro della PAC: la politica di sviluppo rurale. (2021). Note tematiche sull’ Unione Europea. Parlamento Europeo. https://www.europarl.europa.eu/factsheets/it/sheet/110/il-secondo-pilastro-della-pac-la-politica-di-sviluppo-rurale 

[8] I ministri dell’Agricoltura confermano l’accordo sulla riforma della PAC. (28/06/2021). Comunicati stampa Consiglio dell’UE. https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2021/06/28/farming-ministers-confirm-ca p-reform-deal/  

[9] Food safety. Farm to Fork Strategy. European Commission. https://ec.europa.eu/food/horizontal-topics/farm-fork-strategy_en 

[10] Environment. Biodiversity Strategy for 2030. European Commission. https://ec.europa.eu/environment/strategy/biodiversity-strategy-2030_en 

[11] The new common agricultural policy: 2023-27. Commissione Europea. https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/new-cap-2023-27_it#proposal 

[12] CAP strategic plans. Commissione Europea. https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/cap-strategic-plans_it 

[13] Il Consiglio e il Parlamento europeo raggiungono un accordo provvisorio sul futuro della PAC. (25/06/2021). Comunicato Stampa Consiglio dell’UE. https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2021/06/25/council-and-ep-strike-provisional-deal-on-the-future-of-the-cap/

[14] Ibidem. Nota 8.

[15] Ibidem. Nota 8

[16] La Commissione ha recentemente redatto una lista di pratiche agricole che potrebbero essere supportate da eco – schemi.  List of potential agricultural practices that eco-schemes could support. https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/food-farming-fisheries/key_policies/documents/factsheet-agri-practices-under-ecoscheme_en.pdf 

[17]  AGROECOLOGIA E PAC. Un’analisi degli strumenti della programmazione post 2022. (2020). Rete Rurale nazionale 2014 – 2020. 

[18] Ibidem. Nota 8.

[19] Audizione alla Comagri del Ministro Patuanelli https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/17180 

[20] MIPAAF, avviato il Tavolo Nazionale di Partenariato per la nuova PAC. UCI, Unione Coltivatori italiani. https://www.uci.it/dettaglionews/primopiano/mipaaf-avviato-il-tavolo-nazionale-di-partenariato-per-la-nuova-pac