
I cavi sottomarini come infrastruttura critica:
rischi, trend e opportunità per l'Italia
Oltre il 95% del traffico dati e voce avviene tramite cavi sottomarini, infrastrutture della larghezza di un tubo da giardino posate sui fondali marini. Ciò li rende innegabilmente un’infrastruttura strategica oltre che un trampolino di lancio per la gigabit society.
La storia dei cavi sottomarini è indissolubilmente legata alle contestuali evoluzioni geopolitiche. La nascita di questa infrastruttura, infatti, è legata alla politica dell’Impero britannico di metà XIX secolo, mentre il suo sviluppo si è concretizzato sotto la globalizzazione di stampo statunitense nel secondo dopoguerra. Nel passato più recente, i cavi sono stati oggetto della regolamentazione internazionale, nonostante questa presenti ancora molte lacune in tema (derivanti sia dalla natura del diritto internazionale stesso, sia dalle norme in esso contenuto). Dal lato economico, un profondo cambiamento nel modello di business è in atto. Infatti, se prima questo si basava su consorzi di imprese di telecomunicazione interessate alla spartizione sia degli elevati costi sia della capacity del cavo, il settore si muove oggi verso una concentrazione caratterizzata dalla preminenza delle compagnie Big-Tech e della loro necessità di un’ingente mole di dati.
Il rapporto fra tecnologie e politica ha fatto poi in modo che questa infrastruttura non si sia potuta sottrarre alle dinamiche geopolitiche recenti (tra tutte, quella Cina – Stati Uniti). Se è vero che i cavi oggi vengono posati per puro interesse economico, è egualmente importante notare come le minacce ai cavi, l’importanza dei dati ivi transitanti e la rilevanza di queste infrastrutture per le ambizioni politicoeconomiche, rendano la politica e gli Stati attori cruciali nei processi di manifattura, posa e operatività dell’infrastruttura.
Per comprendere tali dinamiche, è quindi di primaria importanza stimare la rilevanza di questa infrastruttura per la nostra economia e la nostra società. In secondo luogo, è fondamentale delineare alcune delle principali minacce che incombono su tale infrastruttura, quali l’hybrid warfare, i cyber-attacchi, il terrorismo, il danno accidentale e lo spionaggio.